Stiamo vivendo l’ultima settimana del 2020 e tutti si affannano a ricordarti i punti salienti dell’anno che si sta concludendo, ma diciamocelo: chi se ne importa? È andato e speriamo anzi che non torni niente di simile nelle nostre vite.
Poi c’è chi, come al solito, si accinge a fare pronostici per il nuovo anno, per quanto proprio non esista nessuno con la sfera di cristallo capace di prevedere il futuro.

La verità è che ci sono decenni in cui non accade nulla e settimane in cui accadono decenni, è una frase di Lenin ma sappiamo tutti che è vera. 

Un riassunto veloce in termini finanziari lo possiamo però fare per i più distratti: 

  • Fenomeno Bitcoin. Esploso nel 2017, oltre il 500% dai minimi del 2018, ma in molti si domandano se non sia una bolla. L’aspetto paradossale è che più il prezzo sale e più il pubblico è convinto che non sia una bolla speculativa, ma un nuovo fenomeno.
  • Rendimenti titoli di Stato. Ormai la discesa verso il territorio negativo sembra irreversibile, anche il Tresury americano viaggia sotto l’1%, nonostante in America l’inflazione stia dando qualche timido segnale di ripresa.
  • Crollo secolare delle materie prime, con particolare riferimento al petrolio. Circa 10 anni fa, tra i titoli a maggiore capitalizzazione spiccavano le società petrolifere, come Exxon o Chevron. Oggi sono precipitate nel limbo a causa del crollo del prezzo del petrolio. 
  • Intangibilità. All’inizio del 2010 il Nasdaq e tutti i titoli del settore tech venivano da anni terribili, dal triste decennio che caratterizzava i listini made in Usa ed il settore tecnologico in particolare. Negli ultimi anni, invece, è avvenuto il Big Bang del tecnologico e dell’intangibilità, con aziende che non devono il loro valore agli impianti industriai ma alla rete internet. Un esempio eccellente? Airbnb: ha raddoppiato la quotazione in un giorno diventando il più grande gruppo alberghiero del mondo senza possedere neanche una camera d’albergo. 

Come sempre le domande si concentrano sulle aspettative per il 2021… e, allo stesso modo, tanti pronostici verranno smentiti.

Il famoso J.P.Morgan ci disse una cosa certa ed ovvia: “il mercato oscillerà”, come peraltro ha sempre fatto. 

Noi, in compenso, possiamo limitarci a fare qualche valutazione: 

  • I Titoli di Stato sono stati spremuti come un limone nei loro rendimenti, pertanto il loro livello di partenza renderà impossibile ritorni come quelli che hanno contraddistinto il passato negli anni a venire. 
  • L’indebitamento del mondo è salito ad altezze impensabili con oltre 270 mila miliardi, ca. il 365% del PIL mondiale. I bilanci delle Banche centrali nel 2020 si sono gonfiati come una mongolfiera, e stanno continuando a stampare moneta come se non ci fosse un domani. 
  • La cosa evidente è che tutte le Banche centrali del mondo stanno puntando al ritorno dell’Inflazione, unica strada possibile per rendere sostenibile l’enorme debito pubblico: l’inflazione, erodendo il valore della moneta, depone a vantaggio del debitore, in questo caso degli Stati. 
  • Gli investimenti ESG cominciano ad avere un perché all’interno di qualche portafoglio di investimento.

In un contesto come questo, che può far vedere alcune variabili ma che come al solito non ha niente di certo, l’unica cosa che non posso fare a meno di ricordare è l’assoluta necessità di affrontare il Nuovo Anno con metodo, l’unico vero sistema per ottenere risultati importanti e tangibili dai propri investimenti.

È per questo che ancora una volta ricordo l’applicazione di Value Generation, il giusto approccio mentale per ottenere risultati di soddisfazione finanziaria.

Auguro a tutti un nuovo anno strepitoso, effervescente e ricco di gioie, ma ricordo che non si possono ottenere cambiamenti importanti in nessun campo della Vita applicando sempre gli stessi schemi e gli stessi metodi di comportamento. 


È necessario un nuovo approccio ed una visione delle cose diversa, solo così si può ambire ai risultati sperati. 


Sii aperto alle Novità. 
Auguri vivissimi e pieni di luce,
LOREDANA NENCETTI