“L’investimento deve essere razionale. Se non lo capite, non lo fate.”

W. Buffett

Inizio quest’ultimo articolo sul tema dei Certificati con una frase piuttosto esplicativa sul mondo degli investimenti: servono strategia e razionalità per compiere le mosse migliori.

La parte più importante e delicata la affrontiamo oggi, provando a capire quando utilizzare i Certificati come copertura di situazioni in perdita.

LE STRATEGIE CON I CERTIFICATI

I Certificati sono contratti stipulati con un’emittente bancaria (in questo simile ad un’obbligazione) e, come tali, hanno delle regole prestabilite fin dal momento in cui nascono. Possono consentire il recupero di posizioni azionarie in netta sofferenza attraverso un’idonea strategia di recovery

In questo caso è necessario utilizzare un certificato a barriera europea, che quoti molto al di sotto del nominale. Il presupposto su cui si basa questa strategia è che il sottostante che si trova nel portafoglio recuperi nel tempo. 

Ci sono due differenti modalità di azione:

  • SWITCH DA AZIONE A CERTIFICATO
    Un esempio può essere fatto con il Cash Collect Memory a scadenza marzo 2025, ovviamente acquistabile sotto la pari e legato all’andamento di Eni, a sua volta ancora a distanza rispetto al prezzo della barriera.
    Il certificato prevede premi annuali del 5,05 con effetto memoria che verranno sempre pagati se Eni avrà un prezzo al di sopra del 70% del prezzo strike. L’effetto memoria consente eventualmente il recupero delle cedole perse. A partire da marzo 2021 inoltre, qualora il certificato venisse richiamato, oltre al rimborso del valore nominale si riceve anche un ultimo premio sempre pari al 5,05.
    Con lo switch da azione a certificato si rinuncia al dividendo di Eni fino al 2025, ma si realizza una performance pari al 67,74% considerando una quotazione di Eni del 6,492 (conteggio fatto qualche tempo fa, adesso il valore del titolo è un po’ salito ma il concetto rimane valido). Questo sistema non consente un recupero integrale delle perdite ma consente una maggiore protezione anche in caso di un ulteriore ribasso del titolo ed è più performante in caso di rialzo del prezzo di Eni.
    Altro esempio pratico, per recuperare le perdite sul titolo Generali, è con uno switch da Generali a Certificato, ad esempio con un Cash Collect Memory a scadenza maggio 2025 con sottostante Axa, ovviamente ancora in distanza rispetto alla barriera europea.
    I premi annuali in questo caso sono del 5,85% con effetto memoria che vengono pagati sempre se Axa rimane al di sopra della barriera e sono anche recuperabili in seguito. In caso di rimborso il premio sarà pari al valore nominale più un ultimo premio del 5,85%.
    Anche in questo caso si rinuncia al dividendo, ma si realizza una performance che consente il recupero integrale delle perdite e l’ottenimento di un rendimento. Inoltre ci si trova ancora in una situazione di maggior difesa.


    CRITERI DA TENER PRESENTI PER EFFETTUARE LO SWITCH DA AZIONE A CERTIFICATO: 
  • individuazione della performance necessaria per recuperare il prezzo di carico iniziale; 
  • ricerca sul secondario dello strumento o strumenti idonei per ottenere la performance prestabilita; 
  • se non esiste lo stesso sottostante si cerca un titolo strettamente correlato come abbiamo visto per AXA su Generali; 
  • da tener presente che prolungando la scadenza si incrementano i rendimenti potenziali e si riduce il livello di rischio in maniera importante.

L’operazione di switch può essere fatta vendendo il titolo azionario in perdita ed acquistando contestualmente il certificato senza ulteriore esborso di denaro.
Si può però anche continuare a tenere il titolo in portafoglio e, anziché mediare sullo stesso, lo si fa sul certificato che ha maggiori potenzialità di rendimento.
La vendita del titolo in perdita genera minusvalenze che permettono di essere recuperate dal Certificato nei 4 anni a venire.

  • SWITCH DA CERTIFICATO A CERTIFICATO
    Se analizziamo in maniera continuativa le varie emissioni quotate sul secondario, abbiamo la possibilità di ottimizzare l’esposizione su alcuni Certificati: uno switch ben fatto può permettere di risolvere la situazione anche in mancanza di recupero da parte del sottostante.
    In primo luogo, allungare la scadenza è sicuramente una soluzione: se ho in mano un Certificato con scadenza 2021, trovarne uno analogo che scade nel 2025 può permettere di ottenere in un solo colpo due obbiettivi: 
  1. allontanare  di due o tre anni il momento in cui sarà necessario preoccuparsi della barriera per risolvere il momento di crisi; 
  2. abbassare sensibilmente la barriera in virtù del fatto che allungando la scadenza l’impatto dei dividendi sul sottostante sarà molto più importante.

Ho poi la possibilità di verificare la presenza dell’effetto memoria sulle cedole. 

Se il nuovo Certificato ha la memoria sui premi periodici, in un momento di estrema volatilità, sappiamo che al momento del recupero del sottostante con conseguente rallentamento della volatilità il prezzo del certificato crescerà, perché ci sarà la possibilità di incassare tutti i premi previsti anche in un colpo solo al sopraggiungere della scadenza. 

Se è possibile rimanere sullo stesso sottostante, ma è possibile cambiare cavallo, nel periodo pandemia è il settore energetico-petrolifero quello che ha risentito maggiormente del crollo dei prezzi e dell’incremento della volatilità. Oggi, trasferire un certificato che aveva come sottostante un basket di titoli del mercato americano molto volatili, con un certificato che ha come sottostanti Eni o Enel, è un’opportunità da cogliere al volo. 

Infine, non avere fretta di recuperare. Se mi trovo ad aver perso il 60% del capitale, per tornare all’origine ho bisogno del 125%. Realizzare questa performance importante non è detto che sia facile e non tutti i Certificati rimborsano alla pari. 

Per recuperare è necessario non incrementare troppo i rischi: si può procedere per step, recuperando in più volte, con diversi switch e diversi certificati, in modo da ottenere un rendimento positivo e il recupero delle perdite nei 4 anni a venire. 

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