Le polizze vita, strumenti finanziari stipulati tra privati e compagnie assicurative o banche, offrono al contraente la possibilità di ottenere un capitale o una rendita in caso di determinati eventi o alla scadenza prefissata, al netto dei costi.
Il beneficiario della polizza non è obbligatoriamente il contraente ma può essere anche un erede o un soggetto terzo. Queste polizze, spesso create per garantire il sostentamento degli eredi in caso di decesso del contraente, presentano varie opzioni, tra cui l’accantonamento in unica soluzione o graduale, la rivalutabilità del capitale e benefici specifici.
Le polizze vita rivalutabili sono considerate investimenti effettivi, con il capitale che viene investito in una Gestione Separata e successivamente restituito al contraente alla scadenza, rivalutato.
Al contrario, le polizze Unit linked sono di natura prettamente finanziaria, con il capitale investito interamente in fondi e esenti da imposte di successione.
IL RECORD NEGATIVO
Tuttavia, il 2023 ha segnato un record negativo per le polizze vita, con deflussi pari a 15,5 miliardi di euro, principalmente a causa dell’aumento dei rendimenti dei BTP. Circa due terzi di questi deflussi sono derivati dalle polizze di ramo primo, riscattate e reinvestite in BTP, che offrivano rendimenti superiori rispetto alla media delle polizze vita.
L’evoluzione del mercato assicurativo è stata influenzata dalle nuove misure di controllo proposte dall’Ivass, che mirano a valutare attentamente il rapporto qualità-prezzo dei prodotti assicurativi, in particolare quelli legati alle polizze vita e ai prodotti finanziari più ampi.
PRO E CONTRO
Per chi è interessato alle polizze vita, è importante valutare attentamente i pro e i contro di questi strumenti finanziari. Tra i vantaggi, si segnalano l’esenzione da imposte di successione, la crescita costante della rivalutazione e la possibilità di fare versamenti aggiuntivi. Tuttavia, i costi elevati, la scarsa flessibilità e il riscatto anticipato oneroso rappresentano svantaggi significativi. Inoltre, le detrazioni fiscali associate potrebbero non essere particolarmente interessanti.
Come alternative alle polizze vita, sono suggeriti piani di accumulo di capitale o portafogli di investimento personalizzati, ritenuti opzioni più trasparenti e flessibili.
In conclusione, il 2023 ha presentato sfide significative per le polizze vita, evidenziando la necessità di valutare attentamente le opzioni disponibili e considerare alternative più adatte alle esigenze finanziarie individuali.