L’intelligenza artificiale (AI) sta cambiando le regole del gioco in molti settori, e quello finanziario non fa eccezione. Da un lato, gli istituti di credito la stanno utilizzando per migliorare l’efficienza e la sicurezza delle loro operazioni. Dall’altro, i criminali informatici la stanno sfruttando per creare nuove e sofisticate truffe.
Secondo il Center for Financial Services di Deloitte, i contenuti falsi creati con AI generativa potrebbero far lievitare i costi delle frodi finanziarie a 40 miliardi di dollari negli Stati Uniti entro il 2027. Solo nel 2023, l’Internet Crime Complaint Center dell’FBI ha ricevuto più di 88.000 denunce di tentativi di truffa basati sull’AI, con un aumento del 22% rispetto all’anno precedente. In Europa, gli attacchi informatici basati sul deepfake sono cresciuti del 780% nel 2023, con l’Italia che ha subito il 6,8% dei tentativi di truffa generati con questa tecnologia.
Come funziona la truffa del deepfake?
I criminali informatici utilizzano l’AI per creare video o audio falsi che mostrano o fanno dire a figure autorevoli, come dirigenti aziendali o funzionari governativi, cose che non hanno mai detto o fatto. Questi contenuti vengono poi utilizzati per ingannare le vittime, convincendole a fare cose come bonificare denaro su conti fraudolenti o divulgare informazioni sensibili.
Un caso emblematico: la truffa da 25 milioni di dollari
A febbraio 2024, un dipendente di una società finanziaria britannica è stato convinto da un video deepfake nel quale compariva il suo Chief Financial Officer a effettuare una serie di bonifici per un totale di 25 milioni di dollari. In questo caso, i criminali informatici hanno utilizzato l’AI per creare un video realistico che mostrava il CFO dare istruzioni al dipendente. Il dipendente, ignaro di essere stato ingannato, ha seguito le istruzioni e ha effettuato i bonifici. Questo caso non è isolato; simili incidenti stanno aumentando in tutto il mondo, minando la fiducia nelle transazioni finanziarie.
L’AI contro le frodi
Gli istituti finanziari sono consapevoli del pericolo rappresentato dalle frodi basate sull’AI e stanno investendo pesantemente nello sviluppo di tecnologie per contrastarle. Alcune banche stanno già utilizzando i Large Language Model (LLM) per analizzare le e-mail e le conversazioni telefoniche alla ricerca di segnali di frode. Altre stanno utilizzando l’AI per automatizzare i processi di verifica delle identità e di rilevamento delle transazioni fraudolente.
HSBC, ad esempio, ha implementato strumenti basati sull’AI per rilevare e prevenire le frodi nei pagamenti. Il suo sistema analizza milioni di transazioni, identificando modelli e segnalando anomalie che potrebbero suggerire attività fraudolente. In questo modo, la banca prova a prevenire transazioni non autorizzate prima che avvengano, salvaguardando il patrimonio dei clienti e la sua reputazione.
La sfida del deepfake
Tuttavia, il deepfake rappresenta una sfida particolare per le banche. I video e gli audio falsi creati con l’AI possono essere così realistici da essere difficilmente distinguibili da quelli veri. Per questo motivo, le banche stanno investendo nello sviluppo di tecnologie in grado di svelare il deepfake in tempo reale.
La lotta alle frodi finanziarie basate sull’AI è una corsa all’armamento in continua evoluzione. I criminali informatici stanno sempre sviluppando nuove tecniche, mentre le banche investono in tecnologie sempre più sofisticate per contrastarle. È chiaro che l’AI continuerà a svolgere un ruolo centrale in questa battaglia.
Cosa possiamo fare per proteggerci?
Oltre a fare affidamento sulle tecnologie di sicurezza implementate dalle banche, possiamo adottare alcune misure per proteggerci dalle frodi basate sull’AI:
- Essere scettici nei confronti di e-mail, telefonate o video che sembrano provenire da fonti legittime, soprattutto se richiedono di fornire informazioni sensibili o di effettuare transazioni finanziarie
- Verificare l’autenticità di qualsiasi comunicazione contattando direttamente la fonte
- Utilizzare password forti e diverse per tutti i tuoi account online
- Rivolgersi sempre a Consulenti Finanziari esperti e cercare di non improvvisare!