Essere o non essere, questo è il problema: se sia più nobile all’animo sopportare gli oltraggi, i sassi e i dardi dell’iniqua fortuna, o prender l’armi contro un mare di problemi e combattendo disperderli.

Così inizia il monologo di Amleto di Shakespeare, che funziona benissimo persino se lo trasportiamo nel mondo finanziario. Investire o non investire? E in cosa investire? Rischiare la fortuna, senza strategia né pianificazione, oppure affrontare il mare della finanza con portafogli strutturati e diversificati?

Guarda il video spiritoso e divertente dei nostri cari Manera e Mazzucchelli, affiancati dalla preparatissima domestica che in materia sa decisamente il fatto suo, che troverai in fondo all’articolo! 

Adesso, però, mi piacerebbe raccontarti cosa risponderei io alla domanda “in cosa posso investire?”.
La considero una domanda comune, ma mai dimenticare che il buon senso deve sempre prevalere sulla logica finanziaria: non è sicuramente opportuno investire se non con un’adeguata pianificazione. I mercati offrono tante opportunità diverse e sono esse stesse che rappresentano il principale antidoto alla volatilità.
Spesso capita di essere di fronte a quella che viene comunemente detta “patologia del biglietto vincente”: rappresenta una delle tante distorsioni cognitive dell’essere umano, ossia l’attitudine a considerare migliore ciò che è conosciuto sia in termini di settore di investimento che di paese. 

Gli investimenti sono un po’ come la vita, il vero successo è di chi riesce a districarsi in maniera brillante in vari campi, dalla vita privata alla professione, dalla salute al tempo libero e non certo in uno solo.

Pensate alle uova: se vengono messe tutte nello stesso paniere, nel caso di caduta si romperanno tutte. Se invece si decide oculatamente di disporle un po’ in borsa, un po’ nel cestino di vimini, un po’ nella carta di giornale, la possibilità di fare una frittata non voluta si riduce drasticamente. La diversificazione protegge!

Dovrebbe essere così anche negli investimenti.

Nella normalità vediamo che mercati diversi tendono a comportarsi in maniera diversa a seconda del momento che attraversano, per esempio l’azionario rispetto all’oro. È molto difficile fare previsioni sul cavallo vincente, pertanto investendo in mercati differenti si possono mitigare i rischi ed ottenere risultati di portafoglio più equilibrati.


Diversificare non significa solo acquistare titoli di società diverse, ma anche di diversi settori ed aree geografiche. È inoltre importante investire su più strumenti finanziari come azioni ed obbligazioni, materie prime, ma anche mercato immobiliare.
Il tutto ovviamente prevede di dosare gli ingredienti in maniera sapiente, e sempre in linea con il proprio profilo rischio/rendimento. 

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