Una seconda ondata di pandemia da Coronavirus sta bussando alla porta e sentiamo tornare il momento di incertezza, a tutti i livelli. Ma come dobbiamo reagire?

Innanzitutto evitiamo di prendere decisioni affrettate, il futuro oggi è totalmente imprevedibile, specialmente nei settori legati all’economia e alla finanza. Adottare comportamenti inadeguati potrebbe costarci caro.

È necessario trovare un nuovo equilibrio, mantenere la barra dritta sia per chi è abituato a investire in borsa, sia per chi si trova per la prima volta a pensare di strutturare un portafoglio o per chi ha già un portafoglio ma non sta guadagnando come vorrebbe.

A prescindere da quale di queste tre realtà sia la tua, la prima cosa da fare è parlarne con un consulente di fiducia, che ti aiuti a chiarire la situazione e a risolvere le tue preoccupazioni in maniera strutturata.

QUELLO CHE È STATO

A marzo, nel bel mezzo dell’infuriare della pandemia, sembrava che crollasse il mondo. Nei mercati ogni sera si vedevano perdite secche a doppia cifra: quel senso di panico generale ha portato a vendite affrettate e sconclusionate da parte di coloro che hanno il potere di fare il mercato e di incidere sulla domanda e sull’offerta.
Anche i beni rifugio sono stati venduti a man bassa alla ricerca di liquidità.

I trader sono coloro che hanno tratto il massimo giovamento da quella situazione, comprando società di valore a basso costo.
Sono poi intervenute le Banche Centrali di tutto il mondo, con iniezioni di liquidità massicce e mai viste prima che ancora oggi sostengono i mercati, soprattutto azionari, con particolare riferimento ad America e Cina e ai settori che dalla pandemia hanno tratto vantaggio, come quello tecnologico.

QUELLO CHE POTRÀ ESSERE

Oggi la situazione non è certo come a marzo.

Nel caso in cui cominci a verificarsi una situazione di storno nei mercati è molto difficile che si possa arrivare a perdite consistenti come quelle che si sono verificate mesi fa, e comunque niente che non si possa parare con idonei criteri di piani di accumulo o mantenendo una buona dose di liquidità che permetta di approfittare dei prezzi più bassi per incrementare gli investimenti e mediarne il prezzo.

Ci vuole metodo!

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  1. Analizza che cosa è successo da marzo a oggi ai tuoi portafogli. Se gli strumenti di cui sono composti sono di qualità, devono aver avuto un importante recupero e i tuoi rendimenti non possono essere inferiori a quelli che avevi a gennaio, anzi, dovrebbero essere superiori.

  2. Se qualche tuo portafoglio è rimasto indietro, è giunto il momento di chiedersi il perché.
    – Possiede strumenti di qualità adatti all’attuale situazione di mercato?
    – Il profilo di rischio è adeguato al contesto economico attuale? Quali sono le sue speranze di performare e di arrivare a risultati in linea con quelli dei mercati del momento?

  3. Fai una scelta. Mantieni una parte di liquidità, ricavala da dove il risparmio è gestito con minor qualità e con risultati inferiori rispetto a quelli sperati. Ricordati che i cavalli zoppi non vincono il Palio, neanche se cambiamo il contesto in cui partecipano alla gara.

  4. Attendi. Creata la liquidità non ti resta che vedere che cosa succede. Nessuno ha certezze: questa è la vera certezza in finanza.
    Gli scenari potrebbero essere due: 
  • I mercati tengono, magari con una maggiore volatilità. La liquidità creata porta a incrementare gli investimenti per gradi ogni volta che si verifica un abbassamento dei prezzi: in questo modo, quando tornerà il sereno, gli investimenti porteranno ad una crescita del portafoglio di grande soddisfazione, mediato dagli acquisti fatti di tanto in tanto a prezzi più bassi.
  • I mercati subiscono una bella perdita, anche se nettamente inferiore a quella di marzo. In questo caso è necessario osservarli e, quando gli storni sembrano essere diventati abbastanza consistenti, è il momento di fare come le banche centrali e fare una bella iniezione di liquidità ai nostri portafogli.

5. A marzo, dopo i primi due o tre giorni di perdite massicce, si poteva pensare di vendere per rientrare a prezzi più bassi. In questi casi straordinari, uscire por poi rientrare quasi sempre può essere una buona strategia in quanto il prezzo di vendita è più facile che sia superiore a quello di riacquisto. Simili strategie sono figlie di competenze e intuito, non tanto di certezze matematiche: è importante mantenersi fedeli alla strategia scelta e avere sangue freddo, affiancandosi all’esperienza di un consulente.

6. Pianifica la liquidità. Negli storni più semplici e nella normale volatilità dei mercati è utile avere un po’ di liquidità: si media il prezzo senza uscire dai mercati, per essere già dentro i mercati senza errori TEMPORALI nel momento in cui le borse rialzeranno la testa.

Questa strategia potrà esserti utile se, insieme al tuo consulente, strutturerete un piano d’azione capace di affrontare ogni possibile imprevisto. I sistemi tradizionali non sono più in linea con tempi complicati come questi, le regole finanziarie sono cambiate, per stare sul mercato non basta seguire i vecchi miti.

Consapevole che ad un contesto economico complesso come quello odierno non si può rispondere con i soliti sistemi ma è necessario attuare STRATEGIE ben precise, ho approntato un METODO: si chiama VALUE GENERATION e nasce per dare una risposta incisiva a situazioni sempre nuove, strutturate ed in evoluzione. 

METODO e STRATEGIA sono il segreto, come in ogni professione e impresa.

Non dimenticare: la COERENZA è alleata del successo, bisogna essere adattabili a questo nuovo mondo in tutto, anche negli investimenti.

TI RINGRAZIO PER IL TEMPO CHE HAI DEDICATO ALLA LETTURA DEL MIO ARTICOLO.


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