Quanto e come incide il nuovo virus sull’andamento dei mercati?
Ad oggi il Coronavirus di Wuhan conta oltre 25 morti, 830 casi di contagio accertati e circa 41 milioni di persone isolate. La Cina, che si apprestava a festeggiare il Capodanno, ha dovuto mettere restrizioni al trasporto pubblico e annullare i festeggiamenti, per cercare di ridurre i contagi. E’ ancora presto però per valutare l’impatto che avrà sull’economia cinese e globale. Intanto titoli delle compagnie aeree, di navigazione, e di altre società legate al settore viaggi e consumi, hanno già registrato un fine settimana nero.
PROSPETTIVE MACROECONOMICHE Il simbolo della Situazione di Crisi è la chiusura del Disney Resort di Shanghai, parco di divertimenti che accoglie ogni anno 12 milioni di visitatori, accanto alla chiusura di casinò, i cui operatori sono stati enormemente penalizzati dagli investitori. Il turismo ed i consumi sono quelli che rischiano di registrare il maggior impatto negativo, ma nel frattempo si cominciano a registrare anche i primi impatti sulle prospettive macroeconomiche. Il Pil cinese farebbe prevedere la perdita di un punto già nel primo trimestre. I settori esposti ai consumi, specialmente quelli fuori casa, sono quelli destinati a risentirne maggiormente.
COMPARTO ASSICURATIVO Wuhan è una città con 11 mln di abitanti, posta al centro di un’area che cresce più della media nazionale grazie a forti investimenti per migliorare la produzione locale verso nuove tecnologie ed al di là dell’industria pesante. Un importante campanello di allarme è quello assicurativo. Il Ceo di AXA ha dichiarato al Forum di Davos che l’emergere di nuovi focolai infettivi potrebbe diventare una nuova normalità anche a causa dei cambiamenti climatici ed al loro impatto sulla salute.
IL VACCINO Nella non lontana cittadina svizzera sono state annunciate tre partnership con due aziende americane, Inovio Pharmaceuticals e Moderna e con l’Università del Queensland per sviluppare vaccini contro il coronavirus secondo tre percorsi differenti. In particolare: – test clinici, nel più breve tempo possibile; – altre società biotecnologiche cercano di sviluppare un vaccino (Novavax), tutte con forti rialzi di Borsa anche se le possibilità di successo ovviamente sono molto aleatorie.
BIG DEL LUSSO CHE SOFFRONO Di segno opposto sono ovviamente le Big del Lusso: Lvmh, Dior, Bulgari, Fendi, e ovviamente Vuitton, hanno subito l’impatto della notizia già dai primi giorni e sono passate ad un deciso calo di ca. il 20%. Meglio non si può dire per Ferragamo, Kering, e Capri Holding (New York), più contenuto l’effetto su Prada e Tiffany.
INVESTIMENTI, RISCHIO & PAURA PER IL VIRUS Al momento in cui, come tutti sperano, il timore legato ad una pandemia globale sarà poi scemato, sarà vincente puntare su titoli di alta qualità che possono aver raggiunto valutazioni più basse.
È interessante vedere come in queste situazioni un diverso approccio dell’investitore possa far vedere soluzioni e risultati completamente diversi:
1) INVESTITORE PESSIMISTA:
- Spesso non ha una piena consapevolezza delle vere motivazioni per cui investe e del suo orizzonte temporale reale; ha difficoltà a distinguere la speculazione dall’investimento, pensa ancora di riuscire a comprare sui ribassi e vendere sui rialzi senza la nozione che nessuno sa i momenti di maggior guadagno e di maggior perdita. Peggio ancora si fa trascinare dall’emotività. Questo lo porta ad acquistare euforico quando tutti comprano ed i mercati sono già saliti ed a vedere nel terrore della notizia.
- Questo è l’investitore che muovendosi solo in maniera emotiva spesso realizza importanti perdite poi difficili da recuperare.
2) INVESTITORE NEUTRALE:
- l’investitore neutrale in una situazione come questa ha la piena consapevolezza che i mercati sono saliti tanto e che di tanto in tanto notizie negative che possano interferire sui risultati di medio e lungo termine ci possono essere;
- è perfettamente consapevole dell’orizzonte temporale per cui ha investito, ha coscienza che gli storni sono fisiologici ma che dopo la tempesta torna il sereno, pertanto fa il punto della situazione del suo portafoglio a Gennaio di ogni anno. Ciò che avviene nel periodo non è un suo problema;
- Questo tipo di investitore nel medio lungo termine guadagna sempre, fa lavorare il mercato per lui, ed è molto sicuro di sé.
3) INVESTITORE OTTIMISTA:
- L’investitore ottimista è colui che è sicuro di sé, è cosciente del suo orizzonte temporale, del motivo per cui investe ed ha ben precisi obiettivi e strategie, negli investimenti come nella vita. Compra quando vuole investire del denaro, cosciente che l’andamento dei prezzi non lo conosce nessuno, vende se si trova in situazioni di bisogno coincidenti con gli obiettivi che si era dato.
- Non considera le notizie negative un problema suo, sa che il tempo è il suo maggiore alleato, anzi tiene sempre a disposizione un po’ di liquidità nella consapevolezza che le occasioni di storno sono occasioni di acquisto di strumenti di qualità ad un prezzo più basso, pertanto quando pensa che i mercati abbiano perso abbastanza, non esita ad investire altri soldi su quei prodotti che sono stati più penalizzati dallo storno ma che hanno tutte le premesse per recuperare.
- Sono suoi risultati eccellenti che ovviamente una politica di questo tipo non può che portare.
Nel lungo termine è stato osservato che:
- Risultati medi del pessimista su 5 anni: da -10 a 0%;
- Risultati medi del neutrale su 5 anni: 50%;
- Risultati medi dell’ottimista su 5 anni: 100%.
È evidente che questi tipi di atteggiamento fanno capire come consapevolezza ed orizzonte temporale siano fondamentali negli investimenti; una cattiva gestione di questi ultimi rende migliore nella maggior parte dei casi la scelta di non investire. Niente paga come comprare sui ribassi.