È di ieri la notizia che il governo cinese intende limitare a tre ore alla settimana il tempo massimo che i minorenni potranno trascorrere davanti ai videogame.
Cosa ne è conseguito?
Che le azioni di Tencent, per fatturato la più grande azienda di gioco del mondo, sono scese di circa il 3,2% già dal mattino, mentre il titolo quotato a Hong Kong di NetEase ha perso il 3,5%.
Non solo: dopo il mese di agosto, che ha visto un rallentamento dell’attività manifatturiera e una contrazione del settore dei servizi per colpa dell’aumento dei focolai Covid, le autorità cinesi hanno imposto di nuovo diverse restrizioni nel Paese.
Le attività che rientrano nei settori di trasporto, ristorazione, leasing, sport e intrattenimento sono state le più colpite, con i loro sottoindici che sono scesi al di sotto del valore 50.
Secondo gli esperti, è probabile che le misure restrittive attuate abbiano un impatto sul livello occupazionale, mentre aumentano i timori di interventi ancora più ampi. Le ristrette condizioni del credito e l’indebolimento della domanda estera continueranno a pesare sull’economia cinese.
Bisogna temere il peggio per i mercati azionari, dunque?
NO!
Nonostante le strette del presidente Xi Jinping, i grandi investitori rimangono ottimisti per la crescita del mercato azionario cinese, soprattutto nel lungo termine: nonostante le momentanee contrazioni degli ultimi giorni, le grandi case d’investimento ritengono che il potenziale di crescita dell’economia cinese sia rimasto intatto.
C’è di più: le scelte del governo hanno creato spiragli interessanti per gli investitori che guardano al lungo termine.
Per quanto riguarda i settori, gli esperti raccomandano scelte tattiche per non incappare in brutte sorprese: c’è da concentrarsi su abbigliamento e sulle rinnovabili, per esempio.
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