Oggi torniamo a parlare di Certificati!
Le vostre domande su di essi si susseguono e sono felice di potervi rispondere.

Essendo uno strumento complesso, è importante iniziare a conoscerli facendosi un’idea delle loro caratteristiche più importanti. Questo vi servirà per avere uno sguardo più lucido nel decidere se utilizzarli o meno, per quanto il mio consiglio rimane sempre quello di affidarvi ad un consulente preparato. 

Sarà lui a stabilire se questo strumento faccia al caso vostro e, soprattutto, quale o quali scegliere tra tutti i diversi tipi presenti nel mercato. 


QUANTE TIPOLOGIE DI CERTIFICATI ESISTONO? 

Due. La loro principale differenza sta nell’orizzonte temporale cui le due macrocategorie si riferiscono. 

1- INVESTMENT CERTIFICATES

Sono idonei per un investimento di capitale. In sintesi sono strumenti d’investimento di medio e lungo termine che permettono all’investitore di diversificare il proprio portafoglio beneficiando (in alcuni casi) della protezione del capitale investito.


2 – LEVERAGE CERTIFICATES

Sono idonei per gli investimenti speculativi, per finalità di trading o copertura. Si rivolgono agli investitori che vogliono sfruttare i movimenti al rialzo o al ribasso di un’attività finanziaria sottostante. A loro volta possono essere:

  • A CAPITALE PROTETTO (Equity Protection – Protection con Cedola)
    Prevedono una protezione incondizionata del Capitale a scadenza che può essere totale o parziale, anche se il sottostante al quale sono collegati dovesse risultare in perdita.
  • A CAPITALE CONDIZIONATAMENTE PROTETTO (Bonus – Cash collect – Phoenix – Twin Win)
    Permettono la salvaguardia del capitale investito salvo il verificarsi di determinate condizioni che inibiscono la protezione. La protezione del capitale a scadenza è condizionata al verificarsi di un determinato evento, per esempio la violazione di una barriera di prezzo sul sottostante.

  • A CAPITALE NON PROTETTO (Benchmark – Outperformance)
    Questi certificati non prevedono forme di protezione a scadenza, né condizionata, né incondizionata e possono essere di due tipi: Benchmark (il loro rischio è molto simile a quello di un investimento diretto sul sottostante) e Outperformance (consentono di ottenere un profitto con effetto leva in caso di rialzi del sottostante, mentre offrono replica lineare in caso di ribassi.)

  • A LEVA (Leva fissa – Mini Future – Turbo Certificate)
    Replicano linearmente l’andamento del sottostante ma si avvalgono di una leva finanziaria. la leva può essere fissa o variabile e si prestano a scopi di trading o di copertura.

Nel momento in cui sceglierete di acquistare un Certificato, vi verrà fornito un KID.

MA CHE COS’È?

Le nuove norme europee prevedono che vengano prodotti una serie di documenti per il futuro investitore, in modo che ogni dettaglio venga dato precedentemente all’acquisto. In sostanza è un documento informativo sintetico e standardizzato, predisposto dall’emittente, con l’obiettivo di mostrare le caratteristiche del Certificato in maniera comprensibile per l’investitore.

Il Kid mette in evidenza le tappe salienti della vita del Certificato:

  • inizio e fine collocamento
  • valutazione iniziale ed emissione, valutazione finale
  • date di osservazione e stacco cedola
  • scadenza e pagamento 

RICORDA!

Il KID deve essere consegnato a chi investe: non basta metterlo a sua disposizione! Deve essere fornito “in tempo utile” prima della conclusione del contratto.


Grazie per avermi accompagnato in questo percorso di approfondimento sui Certificati.

Se avrai voglia di condividere con me le tue riflessioni, vorrai darmi un parere o farmi una domanda, potrai farlo commentando direttamente qui sotto, proprio in fondo alla pagina!

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