Lo sappiamo bene: andare in banca e chiedere un prestito, per quanto sia di piccolo importo, è un’azione che preoccupa la maggior parte dei clienti. 

“Per avere credito bisogna accumulare debito”: questo è ciò che emerge, in soldoni, dalla satira pungente di Brignano nel video che trovate in fondo all’articolo, che colpisce la politica sul credito al consumo degli istituti. 

Lo showman, nel suo divertentissimo monologo, racconta di una sua fantomatica visita in banca per chiedere di effettuare un prelievo di mille euro, utile per acquistare una lavatrice. 

Dopo aver provato invano a parlare con qualche dipendente, Brignano riesce ad arrivare al direttore. Questi, “terrorizzato” dal fatto che un correntista possa legittimamente desiderare fare un prelievo, comincia a intessere un eloquio kafkiano pieno di terminologie e concetti farraginosi per una persona poco esperta, come: “capitale”, “tasso di interesse 4.2”, “spread 6.0”, “su base annua”, “mobilità del mercato”, “solo ieri a Tokyo è caduta la borsa”, eccetera.

Questo perché? Perché, giocando intorno a un grande cliché secondo cui ogni banca tende ad avere una stretta del credito, privando i correntisti della disponibilità economica per l’economia reale in funzione degli interessi bancari, il direttore, non potendo convincere Brignano con argomentazioni fondate, lo spaventa inondandolo di termini tecnici, numeri e percentuali per lasciarlo disorientato e continuare, ovviamente, a fare gli interessi della banca. Fino al punto, surreale, di proporre al correntista un prestito da 5mila euro, da restituire in trentatré rate mensili. 

Quante volte è successo anche a voi di sentirvi sopraffatti da semplici operazioni bancarie?

E ora… dedicatevi a una risata. E a qualche sana riflessione, perché no!