Più di venticinque anni fa, negli Stati Uniti, un tipo di mezza età rapinò due banche.

Non aveva il cappuccio, non indossava nessun travestimento, fece le due rapine in pieno giorno incurante delle telecamere di sorveglianza. Venne arrestato poche ore dopo.

Quando la polizia lo inchiodò con i video delle telecamere, Arthur Wheeler rimase sbalordito. Spiegò agli agenti che prima delle rapine si era spalmato sulla pelle del succo di limone per essere invisibile alle telecamere di sorveglianza: sapeva che il succo di limone veniva usato come inchiostro invisibile e pensava che avrebbe potuto rendere invisibile anche lui.

Aveva fatto anche una prova con una polaroid tenuta rivolta verso sé stesso. Purtroppo l’aveva puntata male e fotografato il soffitto: non vedendosi nella foto, Wheeler si convinse che il limone funzionava davvero.

La polizia concluse che Wheeler era semplicemente un gigantesco imbecille.

Finita la sua storia sui giornali, venne letta da David Dunning, un professore di psicologia che comprese come la leggerezza di Wheeler potesse avere un carattere universale, un’intuizione nota come “Effetto Dunning-Kruger”, il bias cognitivo che accresce l’auto-valutazione.

A seguito di alcuni test, Dunning e il suo allievo Kruger ebbero la conferma che le persone con i punteggi più bassi ritenevano le proprie capacità superiori a due terzi degli altri studenti; coloro che invece avevano ottenuto i punteggi più alti avevano percezioni più accurate, per quanto si sottostimassero rispetto agli altri.

In poche parole, l’unico modo per sapere quanto bene sei andato in un test è conoscerne l’argomento. Chi non ha tale conoscenza è anche il meno capace di valutare, è ignaro della propria ignoranza.

Questo cosa ci insegna, pensando al mondo degli investimenti?

Semplice!

Che è importante, se si hanno dubbi, rivolgersi a un consulente finanziario esperto. Cerchiamo di evitare di diventare investitori poco esperti che, in campo finanziario, tendono a sopravvalutare le proprie abilità, auto-convincendosi di essere in grado di poter fare tutto da soli.

Guardiamo insieme il grafico. 

Nella prima fase di totale ignoranza finanziaria, l’investitore ha un eccesso di presunzione che lo spinge a ritenere la propria opinione l’unica verità. Man mano che matura una certa conoscenza finanziaria attraverso l’esperienza e lo studio concreto della materia, l’investitore attraversa una fase di nuova consapevolezza, riducendo l’ignoranza ed entrando in una fase molto travagliata in cui si rende conto di non poter gestire la pianificazione delle proprie finanze in autonomia, mentre è molto più saggio confrontarsi con un esperto.

Si arriva dunque alla maturità finanziaria: la pienezza delle scelte ponderate e consapevoli.

Solo la conoscenza genera la consapevolezza dei propri limiti, spingendo a ricercare un confronto con persone più esperte per poter migliorare il sapere. 

Se volete un consiglio, d’ora in poi, quando l’ignoranza supponente di qualcuno vi ricorda l’effetto Dunning-Kruger, pensate al signor Wheeler, il rapinatore con il succo di limone spalmato sulla faccia, e invitatelo a rivolgersi a qualche esperto: l’ignoranza è ignorante!