Tra i temi d’investimento più importanti per l’anno in corso, quello dell’inflazione è di sicuro un fattore chiave da tenere monitorato, osservando il ritmo con cui scenderà e dove saprà assestarsi al di sopra del livello/obiettivo del 2%.

Anche il 2023 sarà l’anno dell’inflazione, mentre aumentano i timori di recessione. In questo scenario si inserisce l’Equity Outlook 2023 di Dpam, che indica i fattori chiave dei mercati azionari.

LIQUIDITÀ

Dopo diversi anni di relativa calma dei mercati, di recente la posizione netta delle banche per il controllo dell’inflazione è stata accompagnata da maggiore volatilità, che significa meno liquidità. Nelle ultime settimane gli indicatori di liquidità del mercato sono peggiorati: questo ci dimostra che un calo a lungo termine dell’inflazione è l’aspetto più urgente da monitorare.

VALUTAZIONI

Anche valutare quali azioni scegliere è importante negli investimenti. Quest’anno le azioni globali sono scese a causa dei cambiamenti bancari e geopolitici: se un mese fa era ancora considerato un buon affare investire in mercati azionari, recentemente il rally ha riportato le valutazioni a livello precrisi. Eppure, con l’inflazione salita oltre l’8, i tassi di interesse si sono quadruplicati.

In Europa le valutazioni continuano a essere convenienti a causa della guerra tra Russia e Ucraina e per la crisi energetica che ne è conseguita; questo ha spinto gli investitori a cercare approdi sicuri come gli Stati Uniti.

CINA

L’economica cinese è una parte importante della crescita globale e stiamo vedendo segnali di allentamento. A prescindere, chi sceglie di investire in Cina deve essere molto selettivo e concentrarsi sulle aziende con solidi fondamentali. Ancora, ovviamente, siamo nell’occhio del ciclone con la situazione taiwanese, ma Xi Jinping e Biden sono intenzionati a migliorare le relazioni tra le due superpotenze.

ASIA

Escludendo la Cina, il continente asiatico rivela molte opportunità. L’India si aspetta di conquistare il 15% del PIL mondiale entro il 2050; Filippine, Vietnam e Nigeria dovrebbero crescere più del 4% annuo fino al 2050. È un’area che probabilmente trarrà beneficio dalla deglobalizzazione e dalla delocalizzazione dei capitali delle grandi aziende: Apple sta spostando la sua produzione dalla Cina all’India e Adidas produce già il 40% dei suoi prodotti in Vietnam.

SETTORE IMMOBILIARE

Aumento dei tassi di interesse e deterioramento del contesto economico: il real estate è un settore più volatile del solito. Il repricing degli immobili quotati rispetto a quelli fisici è stato notevole e immediato. A differenza del mercato, abbiamo assistito alla maggior parte del declino del settore immobiliare quotato. I nuovi investitori attenderanno la fase ultima di questo fenomeno prima di entrare su questa classe di attivi. Nel settore real estate lo sconto medio degli immobili quotati è del 50%, che implica un potenziale di rialzo del 30% delle attività sottostanti.